BOBBIO Storia del monaco venuto dall’Irlanda e del suo patto con il diavolo per la costruzione del ponte

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Uno scorcio del Ponte del Diavolo di Bobbio#googleimages

Bobbio, anno 614 d.C.

Il fine giustifica i mezzi? Questo interrogativo perseguita gli uomini dalla notte dei tempi. A volte mezzi pratici e non ortodossi possono portarci ad ottenere il risultato sperato.

Ma cosa succede se il mezzo e il fine cozzano tra loro? Se i mezzi sono realmente immorali, il raggiungimento di un fine benevolo ha la stessa valenza?

Colombano guardava rammaricato il fiume Trebbia perennemente in piena. Sull’altra sponda del fiume c’erano anime da evangelizzare e il messaggio di Dio non poteva certo sbarrarsi davanti a un corso d’acqua minaccioso. Ma come fare per superare la minaccia dei gorghi?

Quella notte il diavolo andò a trovare Colombano e gli fece una proposta che il monaco non poteva rifiutare. Il diavolo avrebbe costruito in una sola notte un ponte in cambio dell’anima della prima persona che lo avesse attraversato.

Forse a questo punto Colombano si domanda se il fine può giustificare realmente i mezzi. Un uomo di Dio può far affidamento sul Diavolo per raggiungere l’obiettivo di evangelizzare le genti?

Colombano, da buon irlandese pragmatico, non ci pensa nemmeno due volte e accetta la proposta “satanica”. In una sola notte, il diavolo e suoi 11 luciferini collaboratori avrebbero costruito il ponte sul fiume Trebbia.

Quando il diavolo andò a presentare il suo conto, Colombano fece attraversare il ponte da un cane salvando così dalla dannazione eterna le stesse anime degli uomini che doveva evangelizzare.

La storia naturalmente è una leggenda. Ma alcuni protagonisti sono reali come il monaco Colombano e il ponte Gobbo.

Il ponte Gobbo, noto anche come ponte Vecchio o (non a caso) ponte del Diavolo, unisce le due sponde del fiume Trebbia e conduce al magnifico borgo di Bobbio – oggi in provincia di Piacenza, in Emilia Romagna.

Il ponte Gobbo è costituito da una serie di affascinanti arcate irregolari. Sempre secondo la leggenda – i demoni che costruirono il ponte, a cui fu affidato ciascuno una campata, erano tutti di diverse altezze. Ma il ponte Gobbo è solo la prima delle molte meraviglie che cela il borgo di Bobbio.

L’essenza stessa del borgo è legata a doppio filo con la figura di San Colombano – monaco irlandese, fondatore di numerosi strutture monastiche tra Irlanda, Francia e Italia. Arrivato in Italia nel 610 d.C., eresse a Bobbio la celebre Abbazia nel 614 e qui morì l’anno successivo.

La prima Abbazia, quella fondata da Colombano, si trovava in un altro posto rispetto ad oggi. L’attuale Abbazia venne realizzata dall’Abate Agilulfo sul finire dell’XI secolo e poi rimaneggiata profondamente tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo.

Ai tempi di Agilulfo, si rese necessario edificare un complesso più grande ed efficiente che rispecchiasse il prestigio raggiunto dall’Abbazia all’epoca – spesso definita la Montecassino dell’Italia del nord. La fama dell’Abbazia di Bobbio era legata in particolar modo alla biblioteca che conteneva manoscritti straordinari.

Oltre l’Abbazia – sono da non perdere la Basilica di San Colombano, il Museo dell’Abbazia, la Cattedrale e il Castello Malaspina – Dal Verme.

Il percorso tra le strade di Bobbio è terminato ma lo spirito pellegrino di Colombano vi accompagnerà per sempre.

“L’arte spazza la nostra anima dalla polvere della quotidianità.”
Pablo Picasso

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